Come mi comporto con chi soffre di un disturbo d'ansia?

Quando parliamo di disturbi d’ansia spesso ci ritroviamo a non sapere cosa fare o come aiutare chi ne soffre: ecco alcuni piccoli consigli che possono fare la differenza.

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Francesca (nientepanico)

Certi tipi di disturbi sono argomenti molto delicati da affrontare, specialmente se non ne si ha avuto esperienza diretta. Francesca, autrice del blog nientepanico, ci dà alcuni suggerimenti utili per aiutare chi soffre di un disturbo d’ansia, lei che affronta la sua vita una crisi di ansia alla volta.


Ansia o disturbo d’ansia?

Si definisce "ansia" uno stato di agitazione e di forte apprensione, dovuto solitamente a timore, incertezza e attesa di qualcosa. Il tutto è spesso accompagnato da sintomi fisici, quali possono essere sudorazione, tremolio, tachicardia, vertigini e molti altri.

È bene ricordare che l'ansia non è un disturbo fisico, ma nemmeno qualcosa che possiamo curare tramite la logica e il ragionamento. Così come una qualsiasi malattia, l'ansia necessita di un trattamento specifico.

Sebbene una certa dose di ansia sia normale e può aiutarci ad affrontare la vita di tutti i giorni, succede che quest'ultima, a volte, prende il sopravvento su di noi, fino a trasformarsi in un vero e proprio disturbo d'ansia.

Si definisce tale nel momento in cui il disagio che viviamo diventa persistente, frequente e significativamente più intenso, al punto di influenzare la nostra vita personale, le relazioni e l'ambiente lavorativo.

Un disturbo d'ansia comporterà un tipo di ansia molto diversa da quella a cui siamo abituati, diversa da quella che possiamo provare prima di un colloquio importante o di un compito in classe. Si tratta di una situazione decisamente più complessa, meno controllabile e più difficile da curare.

Se non ne avete mai fatto esperienza, sarà difficile riuscire a capire e ad empatizzare con la persona a cui volete stare vicino. Provare a "curare" l'ansia del vostro amico con l'idea di sapere cosa sta passando sarebbe infattibile e potreste, alla fine, turbarlo ancora di più.

Questo non vuol dire che il sostegno e la reazione da parte delle persone a noi più care non sia estremamente importante. Mettersi nei panni di qualcuno che sta affrontando un momento difficile dovuto ad una condizione non a tutti conosciuta, può, come già detto, risultare quasi impossibile, e il rischio sarà sempre quello di dire la cosa sbagliata anche quando le nostre intenzioni sono buone. Per questo motivo è importante sapere bene come comportarsi.

Bisogna ricordarsi che ogni caso è diverso, non tutti reagiscono allo stesso modo e non sempre le cause di questo disturbo sono chiare. Spesso e volentieri l'ansia ci assale senza apparente motivazione, a volte può persino succedere di avvertire tutti i sintomi fisici, senza essere però in uno stato ansioso.

Tenendo quindi queste informazioni a mente, vediamo alcuni consigli su come è più opportuno comportarsi con chi soffre di un disturbo d'ansia.

Nessuna fretta

Non tutti amano parlare della propria situazione e delle proprie paure, per questo motivo è sempre bene lasciare che sia la persona in questione ad aprirsi, quando lo riterrà più opportuno.

Dare consigli non è sempre necessario

È importante far capire alla persona che volete aiutare che può sentirsi libera di parlarvi di qualsiasi cosa, senza il timore di venire giudicata o di ricevere consigli spesso poco empatici. Siate presenti e disponibili, pronti ad ascoltare, senza sentire il bisogno di risolvere la situazione. A volte è meglio restare in silenzio.

Armatevi di pazienza

Non innervosirti! Capita molto spesso che le persone in ansia si agitino e abbiano paure irreali o poco razionali. Se fossero in grado di capire tranquillamente che "non c'è nulla di cui preoccuparsi", allora non avrebbero un disturbo d'ansia. Il loro obiettivo, con il tempo, sarà proprio quello di capire che queste paure sono irrazionali, ma non sarete in grado di spiegarglielo voi in pochi minuti... Abbiate (molta) pazienza.

Usare le parole giuste

Non parlate di argomenti che potrebbero scatenare una crisi d'ansia. Questo potrebbe risultare complesso, perché se da un lato vorreste essere disponibili e parlarne insieme, dall'altro è importante fare attenzione ai termini che usate. Se, ad esempio, la persona a voi cara soffre di ipocondria, evitate ogni argomento medico.

Tempo al tempo

Non mettete fretta. Curare un disturbo d'ansia può richiedere molto, molto tempo e la strada non è sempre in discesa. Ci saranno alti e bassi, giorni buoni e giorni in cui sembreranno tornati al punto di partenza. L'importante è essere pazienti e presenti, consigliando, in caso non lo abbiano ancora fatto, di iniziare a parlarne con uno psicologo.

Sì alla terapia

La psicoterapia è molto utile, insegna al paziente ad affrontare il problema in modo razionale, oltre ad insegnargli anche delle tecniche di rilassamento e respirazione in caso di attacco di panico.

Gestire il tempo libero

Il peggior nemico di una persona che soffre d'ansia è la noia. Avere troppo tempo libero per pensare non è d'aiuto. Invitatela ad uscire, proponete delle attività rilassanti da fare insieme, magari all'aperto. L'agorafobia, ovvero la paura degli spazi aperti e delle folle, è un tipo di ansia molto diffusa. In questi casi può succedere che la persona in questione si isoli. Lasciate che sia lei a proporre un'attività che la metta a suo agio, senza imporre la vostra volontà.

Rimanete positivi

Dimostrate sempre il vostro supporto verso la cura di questo disturbo. L'ansia è una condizione curabile, nonostante ciò spesso la persona che ne soffre teme di rimanere in questa condizione per sempre. È importante che si affidi ad uno psicologo e, se consigliato, ad uno psichiatra.

Nel caso sia necessaria una cura farmacologica, non esitate a dare il vostro supporto: lo psichiatra sa sicuramente cosa è meglio per il suo paziente. Il farmaco può essere associato alla psicoterapia, aiutando ad affrontarla più serenamente.

Qualche minuto per fare la differenza

Fate presente che possono sentirsi liberi di chiamarvi sempre e dovunque. Sapere che in caso di bisogno qualcuno sarà lì per noi, alla distanza di una telefonata, è davvero confortante e può fare una grande differenza in un momento di difficoltà.

Questi consigli sono chiaramente solo alcune linee guida su ciò che possiamo fare nel nostro piccolo, ma che potrebbero fare una grande differenza per le persone a noi vicine.

Un disturbo d'ansia non è difficile solo per la persona che lo sta vivendo, ma anche per chi le sta vicino.

Ricordati che tanti non saranno pazienti e non capiranno, ma se tu riuscirai a fare la differenza, il tuo amico se ne ricorderà per tutta la vita.


Noi di MyTherapy speriamo che quest’articolo possa esservi stato utile. Ci teniamo a ricordare che questi consigli non sostituiscono il parere di un medico esperto. Vi consigliamo dunque, in caso doveste presentare i sintomi del disturbo d’ansia, di consultare il vostro medico di fiducia.

Per qualsiasi dubbio o per avere ulteriori informazioni non esitate a contattare Francesca o Federico.


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